Le Certificazioni di Prodotto per il settore agroalimentare servono a garantire la conformità alle normative europee e internazionali di un apparecchio, decretandone la sua sicurezza:
- ISO 22000: è lo standard fondamentale per il sistema di gestione della Sicurezza Alimentare.
- ISO 22005: certificazione della Rintracciabilità di Filiera ISO 22OO5
La tracciabilità dei prodotti alimentari, nata come necessità interna alle aziende, è oggi a tutti gli effetti un obbligo legislativo e un’esigenza strategica per la filiera agroalimentare. La Certificazione di tracciabilità è un valore aggiunto per il prodotto finito, le aziende produttive e più in generale tutti gli operatori che gravitano intorno alla filiera. La Certificazione di tracciabilità rappresenta infatti un valido strumento di salvaguardia della cultura e della tradizione, oltre che di garanzia della qualità e tipicità delle produzioni, contribuendo così a generare fiducia presso tutte le parti interessate, fino alla distribuzione e al consumatore.
La ISO 22005 – Sistema di Rintracciabilità nella Filiera alimentare è applicabile a tutta la filiera o a sezioni della stessa, nei comparti più diversi, dal mangimistico a quello della carne e alimentare. Obiettivo della norma è supportare le aziende nel documentare la storia del prodotto, consentendo di risalire in qualsiasi momento a localizzazione e provenienza.
Ad oggi infatti tale norma, quando applicata all’intera filiera produttiva, è molto richiesta anche come requisito per dimostrare l’origine dei prodotti e delle materie prime utilizzate.
Per la corretta applicazione dello standard, l’azienda deve innanzitutto definire l’estensione della filiera e quindi identificare gli obiettivi (sicurezza igienica, origine, richiamo del prodotto, informazioni di processo correlate, metodiche di lavorazione).
Per il funzionamento del sistema, l’organizzazione dovrà ottenere dai propri fornitori le informazioni che le consentano di risalire alla storia del prodotto e garantire il flusso di informazioni verso clienti e/o fornitori. L’azienda dovrà quindi stabilire procedure che includano il flusso di informazioni e la relativa documentazione e verifca e redigere un Piano di tracciabilità. Una volta implementato il sistema, l’organizzazione dovrà effettuare verifiche interne per monitorarne la funzionalità e revisionarlo ad intervalli appropriati
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